Agri news

2010 ANNO DELLE RIFORME e NON


Con il 2010 nel settore agricolo potrebbero esserci delle vere e proprie riforme, sia costituzionali che professionali.
Potrebbero essere decisi dei provvedimenti seri per gli aiuti comunitari, il problema del mercato agricolo( molto in sofferenza), alle semine con varietà Ogm, ecc...


AIUTI PAC ALLE SOLE AZIENDE ISCRITTE ALL'INPS
La pac ?? in Italia potrebbe essere un affare riservato a solo 500000 aziende
In base all'articolo 28 dell'ultima riforma della Politica agricola Ue, gli stati membri dell'unione saranno i grado di decidere quali e quante azinde agricole vere ci sono sul nostro territorio.
I soldi per il settore agricolo ci sono, ma sono spesi male, basti pensare che su 1.3 milioni di aziende agricole,solo 850000 hanno una partita IVA, di queste solo 600000 presentano dichiarazione IVA,di queste solo 513000 sono iscritte all'inps e 313000 risultano assicurate.
Con questo bisognerebbe scindere tra chi produce e crea lavoro e chi non lo fa, cioè la cosiddetta verifica dello "stato di salute" delle aziende agricole, se lo facciamo , nel prossimo biennio le 513000 aziende avrebbero a disposizione circa 1 miliardo di € in più.
Per cui il 2010 potrebbe essere l'anno in cui l'Italia decida a chi riservare gli aiuti comunitari.

PROSSIME SEMINE: OGM SI O NO?
Nel passato si è parlato molto di questo problema, tutt'oggi una decisione l'Italia non l'ha ancora presa, intanto gli agricoltori per le prossime semine pensano a cosa seminare, sarà difficile la scelta, sia per i prezzi di mercato che per la scelta colturale.
Detto ciò, se alle prossime semine non vengono riconosciute varietà Ogm dal nosrto ministero.
Perciò se dovesse essere necessario,si avvierebbe un referendum in cui si farebbe esprimere il voto agli agricoltori come previsto dalla comunità.
Questo potrebbe portare in Italia la coltivazione del mais Mon 810, l'unico prodotto transgenico autorizzato per la coltivazione in Europa.


Sentenza del Consiglio di Stato: il mais Ogm si può coltivare

Il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di un agricoltore "imponendo" al ministero delle Politiche agricole di autorizzare entro 90 giorni l'avvio delle coltivazioni Ogm anche in assenza di norme sulla coesistenza da parte delle regioni. Dopo dieci anni di polemiche e veti incrociati è una sentenza, dunque, a fare chiarezza: le regioni non intervengono in alcun modo nel procedimento di autorizzazione che è di competenza esclusivamente statale; l'iscrizione di una semente transgenica nel catalogo europeo, dunque verificati i requisiti di sicurezza, ha efficacia in tutti i paesi membri; in attesa dei piani di coesistenza regionali non viene meno l'obbligo di autorizzare la coltivazione di Ogm.
Le semine Ogm permetteranno di invertire la rotta? Per il ministro Zaia non sarà così. Ricorreremo in tutte le sedi, dice, a difesa di cittadini e agricoltori. La vera sfida per la nostra economia agricola è quella della tracciabilità e dell'origine e non consegnare i semi alla e multinazionali. Insomma, al ministro appare "impossibile" la coltivazione di Ogm e non in presenza di un piano di coesistenza, piano che può essere realizzato soltanto in accordo con le regioni:. Dunque, difficilmente arriverà un parere favorevole.
E se anche dovesse arrivare il via libera, il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, annuncia che ricorrerà a un referendum "per difendere il sacrosanto diritto dei cittadini e degli agricoltori di mantenere i propri territori liberi dagli organismi geneticamente modificati.

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